Una Surprise Planner al tempo della Quarantena.
Me lo ripeto da mesi. In realtà su qualche post-it dimenticato da Dio, in qualche angolo della mia agenda, forse nell’app Note del mio smartphone, devono esserci degli appunti sparsi. Ma io sono, o almeno provo ad essere, una produttrice indefessa di avvenimenti emozionanti. Se nella babilonia tra un evento aziendale e una sorpresa ho la fortuna di avere 10 minuti di respiro, la mia mente automaticamente li dedica a studiare i singoli dettagli della sorpresa che sto organizzando per renderla straordinaria.
Anche perché, non so se capita anche a voi, spesso le idee arrivano proprio nei 10 minuti in cui si fa tutt'altro. Un po’ come quando é arrivata l’illuminazione di diventare Surprise Planner (vedi primo articolo). E quindi devo ammetterlo, l’ho procrastinato per molto tempo.
Fino ad oggi. 18 Aprile 2020. COVID19. Anche io sono inchiodata a casa. I 10 minuti si sono allungati divenendo ore e poi giorni. Ho fatto cose che non ritenevo minimamente possibili nella mia vita. Ho guardato “La Casa di Carta” fino alle 7.00 del mattino arrivando a quota 3 serie TV viste in 32 anni. Ho miracolosamente ricongiunto metà dei calzini che credevo spaiati. Fatto m’ama non m’ama. Ho dipinto un quadro per la mia nipotina di 40 giorni con i colori a tempera della terza media ed ho seguito 11.467,35 (periodico) corsi online di… ehm.. non mi ricordo.
In sostanza: ora non ho più scuse. E poi non voglio essere bollata come Surprise Planner medievale, devo mettermi al passo con i tempi. Quindi é con grande onore che vi presento (rullo di tamburi): Il Blog di una Surprise Planner in Quarantena!
Eh si, un blog scritto da me medesima. Chiedo venia e un po’ di umanità ai veri blogger, che scrivono cose fighissime e che avranno voglia di assumere un hacker per stroncare sul nascere questo insulto alla letteratura digital. Ma credetemi, sono innocua come Simba di fronte a Scar. In fondo ho solo intenzione di dare consigli al prossimo su come sorprendere le persone che si amano. E questo, ahimè, lo so fare bene.
"Non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lì." Rita Levi Montalcini
Come scrittoio ho scelto un vaso rigirato in giardino. Il profumo dei fiori primaverili appena spuntati, centro gravitazionale di farfalle svolazzanti e picchiettate di tutti i colori, si insinua amabilmente nelle mie narici, stimolando un impulso neuronale che nel viaggio verso il cervello si trasforma magicamente in nuova vibrante ispirazione. La creatività si disseta. Nascono nuove idee.
Nel prossimo articolo vi racconterò di sorprese che possiamo fare, anche durante la quarantena, in casa e a distanza per continuare nonostante tutto ad amare, sorprendere, emozionare.
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